Nel 2014 sul New Jork Times, il dott. James Levine, dalla Maio Clinic (Università dell’Arizona), definì lo stare seduti a lungo “ il nuovo fumo”, identificando la sedentarietà come una attività letale. Da allora, a intervalli di tempo negli USA, vi è una campagna pubblicitaria che enfatizza questo concetto e tutte le nuove ricerche di questi anni confermano quanto detto da Levine.
Paragonare la sedentarietà al fumo può essere eccessivo anche perchè chi non si muove, a differenza di chi fuma, non sa quanto è nocivo alla salute. E purtroppo la sedentarietà è connaturata con i nuovi stili di vita.
I risultati delle ricerche sulla sedentarietà
Stare seduti 8 ore o più ogni giorno è strettamente correlato con la sindrome metabolica, un termine che include un cluster di sintomi: pressione alta, grasso addominale, iperglicemia e livelli elevati di colesterolo.
Periodi prolungati di sedentarietà in auto, in ufficio, in casa davanti alla televisione o al computer aumentano il rischio di morte per una malattia cardiovascolare.
Altri studi hanno confermato che due settimane di esercizi di aerobica non compensano i danni della sedentarietà come alla gente piacerebbe credere, e lo stare seduti si trasforma in patologia. Come aveva anticipato Levine, sei anni fa, stare seduti 8 ore in ufficio e tornare a casa, sedersi e guardare la tv o fare ginnastica, non cambia la situazione, sia che una persona sia magra o obesa.
Marc Hamilton- un ricercatore del Pennington Biomedical Research Center (Louisiana, Usa), che ha dedicato la gran parte della sua ttività scientifica allo studio dell’inattività fisica- ha scoperto che l’attività elettrica dei muscoli resta bloccata mentre si è seduti scatenando una cascata di effetti metabolici negativi.
Primi tra tutti un calo di efficacia dell’attività insulinica, una minor capacità di rompere i legami dei lipidi e dei trigliceridi e ridotti livelli di colesterolo buono. Con una conseguente predisposizione al diabete, all’obesità e alle malattie di cuore.
Durante le sue ricerche Hamilton ha studiato anche soggetti giovani magri e sani e ha registrato una diminuzione del 40 % di riassorbimento di insulina dopo sole 24 ore di sedentarietà.
La risposta del corpo alla sedentarietà è geneticamente programmata. Cioè, dal tempo delle caverne, il nostro corpo è programmato per muoversi e percepisce la sedentarietà come un pericoloso segnale “di morte”. Così esso risponde a breve termine con reazioni metaboliche di difesa come l’iperproduzione di cortisolo, l’ormone dello stress.
Quando la sedentarietà si prolunga, questi cambiamenti metabolici si traducono in un crollo della salute.
Come combattere la sedentarietà
Altre ricerche dovranno essere condotte per quantificare i danni della sedentarietà. Per ora è certo che muoversi e stare in piedi sono comportamenti più salutari. Ecco alcuni consigli per contrastare la sedentarietà.
– Se dovete prendere dei mezzi pubblici per andare al lavoro, restate in piedi
– Se dovete stare seduti per molto tempo, per esempio alla scrivania, alzatevi ogni mezz’ora e camminate per qualche minuto.
– State in piedi quando telefonate e anche quando guardate la televisione.
– Se lavorate alla scrivania o al computer organizzate una postazione rialzata. Il prof. Levine ha inventato, per i suoi collaboratori, dei tapis roulant attrezzati come scrivanie per muoversi mentre si lavora.
– Se dovete parlare con un collega andate nella sua stanza invece di mandargli una mail.
– Quando siete con colleghi o amici cercate di conversare o discutere di lavoro stando in piedi.
L’impatto del movimento e anche solo del restare in piedi è notevole. Inoltre vi è una buona notizia per chi è sovrappeso: stare in piedi a lungo fa dimagrire.
Una meta analisi condotta da Farzane Saeidifard e il suo gruppo di ricercatori (Mayo Clinic, USA) che ha valutato i risultati di 658 studi scientifici dedicati alla sedentarietà ha messo in evidenza come non solo lo stare in piedi sia molto salutare, ma anche che il dispendio energetico per il corpo è molto maggiore e, alla lunga, questo comportamento fa dimagrire.
« Soffri di apnee notturne?Sto dimagrendo troppo »
-
Soffri di apnee notturne?
Se russate molto di notte e di giorno vi sentite assonnati e stanchi forse soffrite di questa patologia
-
Prevenire l’ictus si può
Non è mai troppo tardi per prevenire un attacco cerebrale potenzialmente devastante
-
Cosa sono le macchie scure sulla pelle
Un inestetismo innocuo ma fastidioso che compare con gli anni e con lunghe esposizioni al sole