L’amicizia è oro

Superata una certa età gli amici diventano ancora più importanti per il nostro benessere

 

Affetto vivo e reciproco tra due o più persone”. Questa è la definizione secondo il dizionario Zingarelli. Ma essa è molto di più: è fiducia e condivisione di interessi, familiarità e vicinanza, piacere di stare insieme.

Quanti amici si hanno in una vita? Una ricerca inglese, su 10.000 persone ha stabilito che mediamente sono circa 400 le persone con cui stringiamo un’amicizia nell’arco della vita. Ma, normalmente, ne frequentiamo solo 33 per volta, i cosiddetti amici e conoscenti. Ma soltanto con 6 persone riusciamo ad avere una relazione periodica frequente che coinvolge anche l’aspetto emotivo e affettivo.

Pitagora diceva che, quando stiamo male, prima del medico è meglio chiamare un amico. E chi ha sorpassato i sessant’anni sa quanto sia vero il detto “Chi trova un amico trova un tesoro”, un amico vero che sappia dividere con te ogni gioia e ogni tristezza, che a volte ti è più vicino di un parente e con il quale puoi condividere qualsiasi aspetto della tua vita. Che non ti giudica, ma ti consiglia e ti sostiene.

Un amico è fonte di felicità e benessere. Lo ha stabilito una ricerca, condotta su 271.000 persone, dal gruppo del prof. Chopik (Università del Michigan). Famiglia e amici si sono dimostrati il miglior antidoto contro la depressione, l’infelicità e la cattiva salute.

Inoltre, andando avanti con l’età, le amicizie rispetto ai rapporti familiari sembrerebbero avere un’associazione maggiore, in termini di probabilità, sia con la felicità sia con la salute: in pratica, chi aveva dato un punteggio più elevato all’importanza degli amici nella propria vita aveva anche dichiarato una salute più solida.

Come mantenere viva l’amicizia

L’amicizia va coltivata, non può essere a senso unico, richiede empatia, sensibilità, attenzioni.

Ecco alcuni consigli per essere un buon amico

Accettate gli amici per quello che sono. Soprattutto se sono vecchi amici, potrebbero nel tempo essere un po’ cambiati (anche voi del resto lo siete). Non cercate di trasformarli, accettateli per quello che sono e ricordate quanto cammino insieme e in sintonia avete fatto. Non giudicateli, altrimenti non è amicizia. Il vostro affetto profondo vi deve aiutare a comprenderli.

Mettetevi in gioco. Se non siete disposti a condividere tutti gli aspetti della vostra vita, se non avete la massima confidenza con un amico, anch’egli si ritrarrà. Dare sostegno e ascolto è importante, ma lo è anche far capire all’altro che anch’egli è importante per la vostra vita.

Mantenete i contatti fisici. Secondo alcuni studi la vicinanza fisica, è importante per “fare amicizia”, ma ha scarso effetto sulla capacità di mantenere un rapporto di amicizia nel tempo. Sarà anche vero, soprattutto oggi che ci sono diversi mezzi per tenersi in contatto come skype, telefonate, video chiamate, ma non sarà mai come incontrarsi e guardarsi in faccia per capire le emozioni che ci attraversano. Invitateli  a casa vostra, proponete delle uscite mirate, e telefonate senza aspettare che siano loro farlo.

Ascoltateli e siate utili. Siate presenti nelle loro vite, se hanno un problema, chiamateli più spesso, ascoltateli e offrite il vostro aiuto. Ci sono mille modi per aiutare un amico in difficoltà, ma tutti richiedono il vostro tempo. Siate generosi nel regalarlo e ingegnatevi per capire di cosa ha più bisogno in quel momento. Abbiate pazienza se ripete sempre gli stessi concetti e si perde in lungaggini, è il vostro amico.

Siate pronti a perdonare e a scusarvi. In amicizia può accadere che ci sia un litigio, un’offesa o un disaccordo. A volte basta un malinteso in un momento sbagliato a creare una frattura. Se la “colpa” è vostra bastano due parole  “mi dispiace” . Se invece è il vostro amico ad avervi fatto un torto, perdonatelo, ma perdonatelo davvero con il cuore e andate avanti.  Vi sentirete più leggeri e più felici per avere recuperato un rapporto così importante.

Siate positivi. Abbiamo visto che l’amicizia richiede di spendere se stessi e rivelarci, ma attenzione a non diventare così negativi da diventare oppressivi. Dobbiamo condividere, ma esprimere un atteggiamento positivo. In fin dei conti, pensateci, vi farebbe piacere avere a che fare con qualcuno che è sempre totalmente pessimista, vede solo il male del mondo e vi risucchia in un gorgo di negatività? Se siete pessimisti sappiate che si può imparare a diventare ottimisti anche alla nostra età. E che l’ottimismo ci allunga la vita.

Bocciati i nonni che accontentano troppo i nipotini
Viziate troppo i vostri nipotini?

« »

Invia la tua ricetta!


Ho letto ed accetto le condizioni sul trattamento dei dati come descritto nella Privacy Policy

Invia il racconto dei tuoi viaggi speziati!


Ho letto ed accetto le condizioni sul trattamento dei dati come descritto nella Privacy Policy

Iscriviti alla newsletter
e unisciti alla nostra community!