Decluttering dell’anima

Fare ordine nella nostra casa è un buon modo per rafforzare l’identità personale

La casa è associata allo spazio vitale in cui mangiare, riposare e prendersi cura di sé e dei propri cari. E’ uno spazio in cui custodiamo la nostra individualità. Uno spazio ancestrale che contiene i valori della nostra intimità. Vi è una corrispondenza biunivoca tra casa e salute psicofisica: i nostri cambiamenti intimi trasformano la casa e il rinnovamento della casa ha un impatto sul nostro mondo fisico, emozionale, mentale e spirituale. Nella nostra casa troviamo tutte le sicurezze, ci sentiamo protetti dall’imprevisto e da ciò che ci è sconosciuto. Per questi motivi apportare dei cambiamenti ed eliminare oggetti dall’ambiente interno della casa ha un impatto sul nostro corpo e sulla nostra psiche. E per queste stesse ragioni è così stressante traslocare.

Con il passare degli anni le nostre case si sono riempite, e arriva per tutti il momento in cui si deve prendere in considerazione l’idea di eliminare tutti gli oggetti in eccesso che appesantiscono i nostri spazi e le nostre vite. Cioè fare decluttering, parola inglese che significa “togliere ciò che ingombra, eliminare la confusione”.
Non solo per fare spazio in casa, ma anche per riconquistare leggerezza, libertà e forza personale.

Moltissimi manuali ci insegnano semplici tecniche pratiche per fare decluttering.

Qui vorremmo focalizzarci sugli aspetti psicologici e porre l’accento su cosa può fare il decluttering per la nostre psiche: come può essere un percorso di trasformazione profonda che ci porta a liberarci dalle paure e dalle sofferenze e a riconquistare un nostro spazio interiore con un rafforzamento della nostra identità.

Fare decluttering è molto più efficace se si riesce ad accompagnarlo con una crescita personale e se si riescono a individuare i meccanismi che negli anni ci hanno portato ad accumulare così tanti oggetti inutili e ridondanti, facendoci arrivare al nostro nocciolo essenziale.

Come fare decluttering?

Ecco alcuni  principi e accorgimenti fondamentali che chiunque può seguire da subito.

  1. Analizziamo il nostro bisogno spesso compulsivo di comprare nuovi oggetti. Eliminare va bene, ma sarebbe meglio smettere di portare roba in casa. E quando siamo certi di avere compreso quali meccanismi ci obbligano ad accumulare e abbiamo smesso di acquistare, possiamo iniziare a eliminare.
  2. Lasciamo da parte gli oggetti più “difficili”, cioè quelli che più ci coinvolgono emotivamente e la cui eliminazione ci fa soffrire. Alleniamoci, per così dire, con quelli “facili” che non ci suscitano nessun sentimento.
  3. Procediamo gradualmente, ma con costanza. Diamoci il tempo di digerire le emozioni che abbiamo accumulato insieme agli oggetti. Ma procediamo con rigore giorno per giorno. Senza albi del tipo: un giorno potrebbe essermi utile… ne sentirò la mancanza…. era un ricordo importante…
  4. Usiamo dei rituali. Per gli oggetti dai quali è troppo doloroso separarsi, facilitate il distacco parlandogli come se fosse animato, ringraziandolo per i bei momenti trascorsi insieme e per quanto ci è stato utile.
  5. Non buttiamo. Per tutti gli oggetti in buono stato assicuratevi che abbiano una seconda vita, regalandolo ad associazioni benefiche, vendendoli ai mercatini o alle fiere di beneficenza.
Un pomeriggio con il personal shopper

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