Alla soglia dei 65 anni, una persona su tre lamenta dolori articolari. Nella maggior parte dei casi, questi dolori sono connessi all’usura delle articolazioni. Le strutture articolari più frequentemente colpite sono quelle maggiormente sollecitate dal peso e dall’attività, tra cui ginocchia, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale. Spesso, senza pensarci troppo, prendiamo qualche pastiglia di antinfiammatorio, per avere un sollievo.
Noi vi proponiamo un rimedio naturale che non ha le controindicazioni dei farmaci antiinfiammatori usati di solito per alleviare i dolori articolari,
Lo zenzero è una spezia preziosa con numerose proprietà curative. In una classifica di 1.000 prodotti alimentari è situato al terzo posto per il suo contenuto di antiossidanti, contiene più di 40 molecole attive. E’ anche un ottimo anticinetico (anti nausea e mal d’auto), ma qui vogliamo enfatizzare le sue proprietà antinfiammatorie riconosciute da millenni: da sempre è usato in India nella medicina Ayurvedica.
In Thailandia, lo zenzero trova applicazione nel Muay Thai (un’antica disciplina sportiva simile alla boxe): la radice, pestata e mescolata con altre erbe, viene applicata in caso di traumi, strappi, stiramenti, ematomi e contusioni. Impacchi con radice fresca di zenzero sono molto utili contro i dolori in generale.
Come fare
- Fate bollire 1 litro d’acqua in una grande pentola che mantenga il calore, l’ideale è che sia di ghisa o di rame.
- Mentre bolle, grattugiate a parte lo zenzero con una grattugia con fori grossi. Il movimento per grattugiare deve essere rotatorio. Non avanti e indietro. In questo modo non si intasa la grattugia e non si spreca prodotto. Ne servono circa 150 grammi.
- Mettete lo zenzero grattugiato in un sacchetto di tela o in uno strofinaccio e chiudete con uno spago senza schiacciarlo.
- Quando l’acqua bolle, abbassate la fiamma al minimo perché continui a restare calda, strizzate bene il vostro sacchetto sopra la pentola per far scendere il succo e poi immergetevi il sacchetto che non deve essere troppo stretto per lasciare che l’acqua circoli bene all’interno, senza far disperdere lo zenzero. E’ un metodo più pratico, più igienico e più salutare che buttare lo zenzero direttamente nell’acqua. Se i pezzetti venissero direttamente a contatto con la pelle potrebbero causare irritazioni. L’acqua non deve assolutamente bollire, ma restare molto calda poiché alla temperatura di ebollizione lo zenzero perde le sue proprietà.
- A questo punto l’acqua dovrebbe essere diventata gialla e si dovrebbe sentire ovunque il forte odore dello zenzero. Spegnete e togliete dal fuoco, strizzate il sacchetto con una pinza o con una forchetta perché rilasci tutto il suo succo.
- Lasciate raffreddare abbastanza da poter maneggiare l’acqua senza scottarvi, ma facendo in modo che resti il più calda possibile. Immergetevi un piccolo asciugamano e poi strizzatelo sopra la pentola per recuperare il liquido in eccesso e stendetelo sulla parte che è dolorante. E’ meglio non fare gli impacchi da soli ma farseli fare da qualcuno per potersi stendere e restare rilassati.
- L’impacco deve essere il più caldo che si riesce a sopportare. Ma fate attenzione a non scottarvi. Non copritelo con altri asciugamani o con plastica, per mantenere più a lungo il calore, ma semplicemente rinnovate l’impacco appena si raffredda. Non tenete compresso l’impacco con le mani e non fate massaggi. Dovrebbe restare caldo circa 5 minuti, a seconda della sua temperatura di partenza (non tutti sopportiamo nello stesso modo il calore). Continuate a fare impacchi per 20-30 minuti finché la pelle sarà di un colore rosso vivo.
- L’acqua allo zenzero mantiene la sua potenza massima per circa 3 ore, poi si scarica e se, necessitate di fare impacchi per più giorni, dovrete rinnovare lo zenzero ogni giorno. Ma non buttate l’acqua. Potrà essere usata per un pediluvio caldo rilassante prima di andare a dormire o al mattino dopo per strofinare vigorosamente il corpo con un’azione stimolante.
- Gli impacchi di zenzero agiscono sulla circolazione del sangue e smuovono i fluidi corporei nelle aree stagnanti. La stagnazione si manifesta sotto forma di dolore, infiammazione, rigidità e gonfiore, disturbi che vengono attenuati dagli impacchi.
Nota. Se avanzate della radice di zenzero, avvolgetela bene in un sacchetto di carta e poi in un sacchetto di plastica e mettete in frigorifero. Secondo alcuni si conserva molto bene anche in un barattolo pieno di sabbia. Altrettanto bene si conserva in frezeer.
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